martedì, novembre 09, 2010

Piacere, mio, son lieto...

Quando io riesco a bere del tè caldo provando un brivido di intimo piacere in più, non già per il sublime aroma e per l' estasiante sapore , ma proprio per la temperatura della bevanda, per me è ufficilamente arrivat l' inverno. E questo significa che , finito il tè all' arancia a e cannella, devo lanciarmi nel cambio di stagione. Proprio ieri sera, dilettandomi in quest' attività che, sarò l' unico, mi diverte da morire (trovo sempre qualcosa che avevo dimenticato di possedere, riuscendo a creare qualche nuova mise), ho scoperto di essere straordinariamente carente di guanti... Pensando, quindi, a come rimpinguare la mia fornitura, mi sono ritrovato a  considerare che, nell' abbigliamento maschile, i guanti partecipano un po' della stessa triste sorte riservata ai calzini: ritenuti superflui, affettati, seminvisibili, sono spesso abbinati con sciatteria, col risultato di abbattere completamente ogni carica ed incisivià del messaggio che si vuole mandare attraverso il proprio abbigliamento: chi darebbe credito a un manager ammantato in un imponente cappotto doppiopetto, da cui spunti un ridicolo guantino di lanetta, magari monotaglia?
Quindi, per evitare rovinose cadute, non solo di stile, am anche di personlità, cerchiamo di prestare attenzione a quello che ci mettiamo alle mani. Etichetta vuole che l' Uomo di Stile possieda un paio di guanti in pelle di vitello liscia, neri, magari foderati in cashmere, da giorno quanto da sera; un paio marroni, magari scamosciati o in pelle martellata, più informali, da giorno (da non abbinare MAI al cappotto blu), ed un paio in lana (meglio se in cashmere), declinati in colori classici, ma dalla fantasia discreta e spiritosa (un motivo norvegese, ad esempio), che li salvino dall' anonimato, rendendoli perfetti per il tempo libero. Naturalmente, ponendo la dovuta attenzione ed usando cautela, si può anche uscire dal rigido seminato, ed io consiglio, se si vuole rompere con la tradizione, di farlo nella maniera più netta (seppur con grazia), senza tentare difficoltose quanto antiestetiche  "rivisitazioni": se nessuno avrebbe mai giudicato inelegante Baudelaire con i suoi guanti pastello, non credo ci si sarebbe trattenuti altrettanto di fronte a un paio di guanti borchiati o "provocatoriamente" tagliuzzati. Naturalmente, così facendo, l' eccentricità si fisa tutta in pochissimi particolari, e scovarla diventa un raffinato gioco da intenditori, proprio come dovrebbe essere: ad esempio, le cuciture dorsali più o meno pronunciate, la fodera interna ripresa nelle cuciture, i profili a contrasto (che richiedono, tuttavia, una buona dose di nonchalance per non risultare volgari). Un classico dell' eleganza un po' preppy, sono i guanti in tartan scozzese, da abbinare al più classico montgomery camel hair, o ad un trench, magari verde o blu.
Sorvolando sui guanti poposti in stagione dalle grandi Maison (segnalo solo, per tributo d' amore, quelli della collezione Polo by Ralph Lauren), come resistere ad un paio di Pusateri neri su un cappotto grigio ferro? O  a due Sermoneta color cognac su una giacca di tweed blu?... Simply Traditional Revolution!


3 commenti:

  1. adoro il termine "preppy" ma non dimenticare che in terra natia, l'inghilterra, da coloro che l'hanno creato è usato in termine dispregiativo e parecchio.
    condivido tuttavia la riflessione sui guanti e anche i consigli su come abbinarli e quali assolutamente evitare

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  2. Il thè all'arancia e cannella è imbevibile!!!
    In quanto ai guanti, mai messi, mai sopportati...

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  3. mi scuso per il ritardo nelle risposte, periodo abbastanza ingarbugliato... comunque, bando alle ciance e let' s start:
    @ilaria: io credo che la connotazione negativa data a preppy sia il retaggio di un odio profondo verso chi voglia fare la differenza non attraverso logore provocazioni, ma attraverso la persecuzione dell'eccellenza, recuperando una tradizione di famiglia, magari, cosa che è assolutamente inaccettabile per il mondo massificato del ready to use... io credo che l' unica via di resistere sia continuare a omaggiare i migliori bespoke, anche dello Stile, a voce alta: che potranno mai farci, obbligarci alla canottiera fluorescente oversize, riservando i jeans D&G per le occasioni mondane?? comunque ti ringrazio per le piacevoli annotazioni in calce ;)

    @Gatta:Per l' uomo è un dovere d' etichetta portare i guanti, onde evitare di porgere una mano fredda al prossimo...e poi vuoi mettere l' incommensurabile piacere del cashmere purissimo sui polpastrelli? I love it... per il tè arancia e cannella de gustibus non disputandum est...

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